Intervista a Matteo Mannarino, responsabile arbitri del Lazio settore beach volley, reduce da una grande prestazione al Campionato Italiano Assoluto
Ci ricorderemo a lungo dell’edizione 2024 del Campionato Italiano Assoluto di beach volley, una tre giorni di cui il Lazio è stato grande protagonista. La competizione ha ribadito la centralità del movimento regionale sia tra gli atleti che tra i direttori di gara. Infatti, la spedizione arbitrale del Lazio ha riscosso un grande successo, una prestazione frutto del lavoro programmatico della commissione e del talento dei nostri rappresentati. In particolare, Matteo Mannarino, responsabile arbitri del settore di beach laziale e fischietto nazionale, ha avuto l’opportunità di arbitrare una delle gare più importanti: la semifinale tra Lupo-Zaytsev e Benzi-Bonifazi. E no, non era una semplice semifinale perché, in palio, c’era da una parte - per Zaytsev e Lupo – la possibilità di vincere lo scudetto con un match d’anticipo e dall’altra – per Benzi e Bonifazi – l’ultima occasione per riaprire i giochi e cercare di agguantare il tricolore per il secondo anno consecutivo. Accanto a lui, come secondo arbitro, abbiamo avuto un altro pezzetto di spedizione laziale, Carlo Palma, alla sua prima esperienza in una competizione di tale prestigio.
Raggiunto telefonicamente, Mannarino ci ha parlato della partita e dei suoi obiettivi come responsabile regionale. “La semifinale è stata una bellissima partita – ha esordito – ed era anche molto delicata, bisognava prestare grande attenzione. Nonostante tutto, me la sono vissuta al meglio perché non capita tutti i giorni di poter arbitrare 2 medaglie olimpiche e i campioni d’Italia uscenti. Il ruolo dell’arbitro, in quella situazione, è quello di riuscire a gestire l’evento rimanendo il più trasparente possibile. Mi ha fatto grande piacere arbitrare insieme a Carlo, è stata una delle sue prime esperienze su palcoscenici del genere e la prima in un Campionato Italiano. Arrivare a dirigere una partita di questo tipo è il coronamento di un percorso che parte dai primi giorni del torneo. È stata una partita abbastanza lunga, ma la fatica in quelle situazioni si sente meno, c’è più l’adrenalina del momento con il pubblico che applaude e segue i giocatori”.
“Io sono subentrato quest’anno come responsabile arbitri del Lazio, settore beach volley. Ho preso il posto di Livia Azzolina e, quest’anno, abbiamo raccolto i frutti dell’ottimo lavoro da lei svolto. Abbiamo avanzato 2 proposte per il passaggio di Lorenzo Bucciero e Gabriele Labate e molti feedback positivi. Lorenzo ha arbitrato la finale femminile primo-secondo posto del Trofeo delle Regioni, mentre Gabriele la finale terzo-quarto del tabellone maschile nella stessa competizione. Le nomine verranno fatte a dicembre e speriamo che riescano a diventare arbitri nazionali”.
“Non solo, quest’estate abbiamo rappresentato bene il Lazio nelle varie tappe del Campionato Italiano e abbiamo portato alle finali del Campionato Assoluto ben 3 arbitri. Anche Melanie Paccagnella si è molto ben comportata, arbitrando la semi femminile da secondo. Lei e Simona Scudiero hanno fatto anche le finali giovanili Under 18 e Under 20. Simona ha diretto la finale Under 18 femminile da primo arbitro, mentre Melanie ha fatto il secondo arbitro nella finale Under 20”.
“Nel Lazio abbiamo tante eccellenze nel settore arbitrale di beach volley: 5 arbitri nazionali e poi Christian Battisti, unico arbitro internazionale di specialità nella nostra Regione”.
“Come dicevo ho semplicemente raccolto i frutti del lavoro di Livia. Già conoscevo molte delle dinamiche e la cosa che caratterizza il beach volley è proprio il clima di famiglia che si crea. Nasce un gruppo in cui si lavora tutti insieme, si dorme nella stessa struttura, si mangia negli stessi locali. Il mio obiettivo per le prossime stagioni sarà quello di compattare il gruppo esistente, cercando di inserire le nuove leve facendole sentire parte di questa realtà. La fortuna, o sfortuna, nel beach è quella che il responsabile potrebbe arbitrare insieme ai suoi ragazzi. Stare sul campo insieme a loro, per me, darà quel quid in più. Poi cercherò di trasmettere l’entusiasmo e la passione per questo sport, che è molto faticoso sia dal punto di vista del tempo che dell’impegno. Però, dà tante soddisfazioni e regala quanto chiede”.
“Se credo che questa sia stata la partita più bella della mia carriera? No, voglio pensare che la più bella sarà la prossima”.