Intervista a Luca Loreti che ha esordito in Superlega con la maglia della Gas Blue Energy Piacenza
Una super Gas Blue Energy Piacenza si è imposta al tie-break della quinta giornata di Superlega sulla Sonepar Padova. Una notizia forse vecchia e di poco conto per la pallavolo laziale, o forse no. Infatti, in quella partita, c’era anche un po’ della nostra Regione. In quell’incontro, ha fatto il proprio esordio nella massima serie un giovanissimo talento del panorama romano: Luca Loreti. Già campione europeo U18 e con alle spalle ben 2 stagioni in A2, per Luca è arrivato il momento del grande salto. Cresciuto tra Tor Sapienza e Fenice, Luca – classe 2005 – ha raggiunto uno dei suoi obiettivi e noi della FIPAV Lazio lo abbiamo raggiunto telefonicamente per scoprire come ha vissuto il suo esordio con i lupi di Piacenza.
Luca, raccontaci subito com’è andato l’esordio in Superlega
"Devo essere sincero, quando il coach mi ha chiamato non ci ho capito molto. Ho provato un mix di emozioni contrastanti, ma, una volta entrato in campo, ho pensato a quello che dovevo fare e le mie ansie sono subito passate".
Immagino questo fosse uno dei tuoi sogni
"Gioco a pallavolo da quando ho 2 anni, tutta la mia famiglia ama questo sport e l’esordio in Superlega è veramente un traguardo incredibile che sono riuscito a raggiungere".
Più in generale, come ti trovi a Piacenza?
"Mi trovo bene, sono il più piccolo qui e tutti mi hanno accolto alla grande. Sono arrivato quest’anno e, tra l’altro, anche all’ultimo perché i primi di settembre stavo disputando gli europei under".
Ti stai confrontando con alcuni dei giocatori più forti del mondo
"Questo è veramente indescrivibile, una gioia immensa perché non capita tutti i giorni di confrontarsi con campioni mondiali e olimpici. Però, non è semplice, bisogna saperci stare".
Cosa intendi? Ci sono difficoltà dal punto di vista umano o tecnico?
"Più che difficoltà, ci sono tanti stimoli diversi da entrambi i punti di vista. Dall’A2 alla Superlega cambia tutto dalle velocità alle tecniche di gioco e, ovviamente, è diverso anche a livello umano. Per la prima volta sono a casa da solo, a Santa Croce condividevo l’alloggio con altri ragazzi. Questo mi sta responsabilizzando molto".
Quando hai ricevuto la notizia dell’interesse del club?
"In realtà già da gennaio avevo saputo che c’era interesse nei miei confronti. Ho valutato le diverse possibilità e poi ho scelto Piacenza".
Riesci a coltivare anche altri interessi oltre la pallavolo?
"Mi sono diplomato lo scorso anno, ma, per questa stagione, ho deciso di focalizzarmi sulla pallavolo. Dal prossimo anno, vorrei iniziare a frequentare l’università".
Quale obiettivo ti sei dato per questo primo anno?
"L’obiettivo principale è fare esperienza. Già stare qui è un sogno e vorrei giocare titolare il prima possibile. Sto dando il massimo in allenamento, ma sono cosciente che sarà molto difficile perché davanti ho un grande libero. A prescindere da questo, voglio riuscirci".
Sei ancora in contatto con le società in cui sei cresciuto?
"Sì, assolutamente. Tor Sapienza è la prima società con cui ho giocato, credo di essere stato lì 10 anni, ero piccolissimo. Quando passo da Roma, li vado sempre a trovare. Con Fenice il discorso è abbastanza simile, ho passato 4 anni con loro e ogni tanto vado in palestra a trovare mister e i miei ex compagni".