Rossella, Lorenzo e Gabriele: il volley passione di famiglia

Quella che andiamo a raccontare è una storia di famiglia e d’amore, anzi, un amore che poi ha coinvolto anche la famiglia.

Rossella Lalinga, oggi, superati gli…anta, mamma felice di due ragazzi, Lorenzo e Gabriele di 8 e 10 anni, dopo un periodo di separazione dallo sport che amava, il volley, è tornata a fare quello che più la diverte Certi amori si sa, spesso fanno dei giri immensi e poi ritornano.

Durante la mia adolescenza ho praticato tantissimi sport, l’atletica leggera in primis, ma poi un giorno mi notò un allenatore di pallavolo e, anche grazie alla mia altezza, mi propose di provare. Da quel momento ho capito quale sarebbe stata la mia strada”.

Quindi perché in precedenza vi abbiamo parlato di amori che si ritrovano dopo tanti anni? Perché Rossella, originaria di Matera, ha iniziato la sua carriera agonistica nel settore giovanile  della storica e vincente PVF Matera Latterugiada, squadra che ha vinto in Italia e in Europa, arrivando a giocare in C2, fino al fatidico giorno di un maledetto infortunio.

Con le ragazze della Matera Latterugiada eravamo un bellissimo gruppo, in quegli anni la prima squadra giocava in serie A e spesso eravamo con loro in trasferta, poi un giorno, in partita sono andata a schiacciare ed ho capito subito che quel dolore lancinante era qualcosa di grave”.

La diagnosi è tra le peggiori, rottura del legamento crociato anteriore e stagione finita. Per una ragazza di 17 anni, al di là dell’integrità fisica, dopo un infortunio così grave, è importante che ci sia modo di ritrovare una tranquillità soprattutto a livello mentale, invece Rossella non riesce a superare l’idea che possa rifarsi male e che possa riprovare quel dolore provato in partita.

“Decisi di non operarmi, anche perché non era un intervento estremamente necessario, solo che la paura di infortunarmi di nuovo e di riprovare quelle sensazioni era troppa ed ho preferito non continuare con la pallavolo, inoltre stavo finendo il liceo e dovevo iniziare un nuovo percorso accademico, non sarei riuscita a coniugare tutti gli impegni.”

Rossella prosegue la sua vita lasciando in un angolo del suo cuore l’amore per la pallavolo, ma il punto di svolta arriva proprio questa estate quando, con i suoi bambini, inizia a seguire le partite in tv e allora tutto riaffiora.

“Il percorso della Nazionale ha riacceso qualcosa dentro di me, soprattutto grazie ai miei bambini che in spiaggia mi chiedevano sempre di giocare con loro. Per noi l’Europeo, seppur non vincente, è stato un momento di grande aggregazione, quasi un piccolo rito che ci ha tenuti molto uniti”.

La voglia di giocare dei suoi bambini spinge Rossella ad informarsi con la scuola per far fare loro qualche corso di pallavolo e trova nella “Settesoli Marino” la risposta alle sue domande.

“Il giorno in cui sono andata ad informarmi per i figli, un’altra mamma stava cercando componenti per la squadra senior della Settesoli ed ho visto in questa opportunità una sorta di segno del destino. Al primo tocco di palla ho capito di aver fatto la scelta giusta e per un attimo sono tornata adolescente”.

Oltre all’entusiasmo personale, anche i ragazzi, che ora giocano con la “Settesoli Marino”, sono curiosi di seguire i progressi di mamma Rossella.

“I miei bambini fanno il tifo per me, mi incoraggiano sempre e sono una motivazione in più per andare agli allenamenti, non passa un giorno in cui non mi chiedano come vado e come sta andando tutta la squadra in campionato”.

Rossella ci ha confessato che suo figlio maggiore è entusiasta del suo nuovo percorso sportivo.

“Io sono molto contenta che Gabriele abbia cominciato a giocare a pallavolo, lui è un bambino un po' timido, ma sto vedendo grandi progressi sul lato caratteriale e questo credo sia dovuto anche ai valori che si porta dietro il nostro sport. Qui a Marino ho trovato un ambiente amichevole, privo di gelosie, dove la competizione è vissuta in modo sano e, oltre alla forte aggregazione, quello che si percepisce maggiormente è il supporto della squadra verso il singolo che non viene mai lasciato indietro.”

Un elemento che conferma le impressioni di Rossella è proprio la sua esperienza diretta con il nuovo ambiente, in cui ha trovato un gruppo di amici e non solo di compagni di squadra.

“Anche io sono entusiasta di aver trovato in un piccolo club come la Settesoli Marino, una bella realtà sportiva e una piccola famiglia, perché ci incoraggiamo tutti a vicenda e, forse, se non avessi trovato un gruppo così unito come quello che abbiamo costruito, probabilmente non avrei continuato”.

È emozionante sentirla parlare delle sensazioni pre-partita ed incredibile quanto lo sport possa farti superare anche le paure più grandi.

“Sono sempre molto emozionata ogni volta prima di scendere in campo, ma sono sensazioni positive. Ho sempre voglia di far bene e portare il miglior contributo possibile alla squadra. Io gioco sempre con un po' di timore, ma grazie ai miei ragazzi, ai compagni e a questa passione che ho tenuto repressa per troppo tempo, sono riuscita a buttare il cuore oltre l’ostacolo ed ho ricominciato a divertirmi come trent’anni fa”.

Concludiamo dicendo che i bambini sono entusiasti di continuare a giocare e di poter, in qualche modo, emulare la mamma vestendo gli stessi colori e che Rossella non vede l’ora di continuare ad allenarsi spronando tutti i più grandi a provare risvegliare le vecchie passioni abbandonate.

“Io vorrei dire a tutti i lettori che se hanno una passione che è stata messa da parte per le vicissitudini della vita, non è mai troppo tardi per ricominciare a divertirsi inseguendo quel sogno che avevano da bambini”.

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