Simone Viesi avrà per sempre un posto speciale nel cuore di chi ama la pallavolo.
A distanza di sei mesi dalla sua prematura scomparsa, a soli 36 anni, nell'esordio casalingo della Terza Divisione maschile il Valsugana Volley ha deciso di onorare la memoria dell'atleta invitando in palestra i genitori Lora e Francesco, la compagna Gina e tutti gli amici del ragazzo, che aveva scoperto da poco la sua passione per il volley diventando un elemento indispensabile della società capitolina. Il suo entusiasmo, il suo mettersi sempre a disposizione per risolvere qualsiasi problema, il suo essere travolgente in tutto quello che faceva lo rendevano un collante insostituibile del club, come hanno spesso ricordato Barbara Maggiorani e Domenico Flore: palleggiatore titolare della Terza Divisione, responsabile delle squadre amatoriali, aiutante speciale con le valsuganine dell’Under 13, primo tifoso delle squadre di categoria superiore. Simone era ovunque ci fosse bisogno di lui e a ogni possibile resistenza rispondeva con il più spontaneo dei suoi “Scialla".
Domenica, prima della sfida contro Sempione Pallavolo (girone C) è stata esposta una cornice con la sua divisa da gara. All'iniziativa ha partecipato anche il presidente del Comitato Territoriale FIPAV Roma, Claudio Martinelli. "Siamo qui per ricordare un ragazzo come noi - le sue parole - e lo facciamo con commozione ed estrema gratitudine. Ho conosciuto Simone attraverso le vostre parole e i vostri ricordi, e non posso che unirmi in un abbraccio alla famiglia, ai suoi cari e a tutta la Valsugana. Da parte del Comitato, troverete sempre le porte aperte e la massima disponibilità nel portare avanti iniziative in sua memoria".
Claudio Martinelli ha consegnato una divisa della Nazionale Italiana di Pallavolo con il nome di Simone stampato sul retro e il suo numero, il 2. "Un pensiero che abbiamo particolarmente apprezzato, che testimonia la vicinanza della grande comunità della pallavolo romana - ha fatto sapere la società in una nota pubblicata sui social - Simo ci ha lasciato il 26 agosto dello scorso anno, lasciando in tutti noi un vuoto incolmabile. Come ha ben ricordato un suo compagno di squadra pochi giorni fa, “il tempo passa ma tu non passi mai”. E’ proprio così. Ed è per questo che la sua divisa sarà esposta in corrispondenza della panchina della squadra di casa. Per essere vicino ai suoi compagni quando ci sarà da soffrire e magari vincere in campo. “Bella, Simo”.